Trastuzumab emtansine per il carcinoma mammario avanzato positivo per HER-2


Trastuzumab emtansine ( T-DM1 ) è un anticorpo farmaco-coniugato che incorpora le proprietà antitumorali dirette contro HER2 ( recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano ) di Trastuzumab e l’attività citotossica del farmaco inibitore dei microtubuli DM1.

L’anticorpo e l’agente citotossico sono coniugati grazie a un linker stabile.

I pazienti con carcinoma mammario in stadio avanzato positivo per HER2, precedentemente trattati con Trastuzumab e un taxano, sono stati assegnati in maniera casuale a T-DM1 oppure a Lapatinib più Capecitabina.

Gli endpoint primari erano sopravvivenza libera da progressione ( valutata da revisione indipendente ), sopravvivenza generale e sicurezza.
Gli endpoint secondari includevano sopravvivenza libera da progressione ( valutata dai ricercatori dello studio ), tasso di risposta oggettiva e tempo alla progressione dei sintomi.

Sono state effettuate due analisi ad interim di sopravvivenza generale.

Tra i 991 pazienti randomizzati, la sopravvivenza mediana libera da progressione valutata da revisione indipendente è stata di 9.6 mesi con T-DM1 versus 6.4 mesi con Lapatinib più Capecitabina ( hazard ratio per progressione o decesso per qualunque causa, HR=0.65; P inferiore a 0.001 ),e la sopravvivenza generale mediana alla seconda analisi ad interim ha superato il limite di interruzione per efficacia ( 30.9 mesi vs 25.1 mesi; hazard ratio per decesso per qualsiasi causa, HR=0.68; P inferiore a 0.001 ).

Il tasso di risposta oggettiva è risultato più alto con T-DM1 ( 43.6% vs 30.8% con Lapatinib più Capecitabina; P inferiore a 0.001 ); i risultati per tutti gli altri endpoint secondari sono stati favorevoli a T-DM1.

I tassi di eventi avversi di grado 3 o 4 sono risultati superiori con Lapatinib più Capecitabina che con T-DM1 ( 57% vs 41% ).

L’incidenza di trombocitopenia e l’aumento dei livelli sierici di aminotransferasi sono risultati più alti con T-DM1, mentre l’incidenza di diarrea, nausea, vomito e eritrodisestesia palmo-plantare era maggiore nel gruppo Lapatinib associato a Capecitabina.

In conclusione, T-DM1 ha prolungato in modo significativo la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza generale con minor tossicità rispetto a Lapatinib più Capecitabina nei pazienti con tumore alla mammella avanzato positivo per HER2 precedentemente trattati con Trastuzumab e un taxano. ( Xagena2012 )

Verma S et al, N Engl J Med 2012; 367: 1783-1791


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